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26
Lug
2011
Un'altra bella serata sulla legalità a Sassuolo
Neppure la temperatura serale poco invitante è riuscita a fermare le oltre 70 persone che hanno preso parte domenica scorsa alla 3^ iniziativa di “Metti in circolo la Legalità” presso il Circolo ArciCaccia del Parco Trifoglio. La serata, organizzata tra gli altri, dalle associazioni Terra, Pace e Libertà e WOR(L)D, in collaborazione con il circolo Arci ospitante, ha visto gli interventi dei ragazzi del Liceo Formiggini e la presentazione del dossier Le mafie in Emilia Romagna da parte di Gaetano Alessi, fresco vincitore del Premio Giuseppe Fava.

Gli studenti del Formiggini, anche attraverso la presentazione di video, hanno inteso “restituire” in modo originale e coinvolgente ai cittadini presenti la loro esperienza di laboratori pro-legalità locali, nonché l’esperienza di Montecatini e Potenza, tappe importanti del fare e costruire legalità.

Il dossier sulle mafie presentato da Alessi rivela dati sconcertanti, anche per la felice realtà emiliana. Oggi l’Emilia Romagna è la quarta regione del Settentrione per numero di beni confiscati alle mafie. Sessantatré sono le cosche mafiose operanti sul territorio. Infiltrazioni pesanti sono confermate nel settore dell’ edilizia, nel gioco d’azzardo e nelle bische clandestine. Nell’ultimo Rapporto di Sos-Impresa Confesercenti, si scopre anche che il 5% dei commercianti emiliano romagnoli (soprattutto tra Modena, Bologna e la Riviera) è sottoposto a pizzo. Mentre “cosa nostra” lavora in silenzio principalmente nel modenese, con una infiltrazione profonda nel settore delle opere e degli appalti pubblici, tutte le mafie utilizzano la regione per riciclare denaro sporco. Ancora, numerosi risultano sul nostro territorio i “sorvegliati speciali” e i fatti di sangue, tanti, tantissimi, tre solo negli ultimi quattro mesi, "con buona pace di chi dice che se anche la mafia è arrivata in Emilia Romagna, perlomeno non spara".

Anche Alessi sottolinea che il miglior contrasto alle mafie si realizza proprio “facendo rete” tra associazioni, amministratori e istituzioni in generale, portando avanti la collaborazione tra entità e sensibilità diverse e complementari del mondo antimafia. In questo senso dispiace ancora una volta dover notare l’assenza “vistosa” di rappresentanti delle amministrazioni comunali del comprensorio invitate invece ad intervenire.

“Metti in circolo la legalità” nasce proprio con l’obiettivo di contribuire ad arricchire i giacimenti di civismo anche a Sassuolo e proseguirà fino a primavera 2012 grazie al coinvolgimento e contributo di numerosi circoli e associazioni del territorio.